e cos'è la dislocazione a destra e a sinistra? Sembrano parole difficili, ma cercherò di spiegartelo nel modo più facile possibile!
Le dislocazioni a destra e a sinistra descrivono un fenomeno linguistico molto comune nell'italiano colloquiale. Possono essere un po' complesse da usare in modo "automatico", ma cerchiamo di capire che cosa sono per comprendere meglio la lingua italiana.
Le dislocazioni prevedono un ordine alterato delle parole rispetto a quello classico (soggetto + verbo + oggetto) per enfatizzare una parte del discorso.
L'italiano da questo punto di vista è una lingua molto flessibile che ci permette di cambiare l'ordine delle parole per enfatizzare una parte della frase. Alcune volte questo ordine, può sembrare ripetitivo o addirittura sbagliato, ma è così comune nella lingua italiana che non possiamo non parlarne!
1. Dislocazione a sinistra
Quella zona, non la conosco per niente.
Come potete vedere qui c'è qualcosa di strano. Infatti apriamo la frase con l'oggetto, poi abbiamo il nostro verbo con un pronome oggetto diretto. Che cosa significa questo? La frase tradizionale sarebbe:
Non conosco per niente quella zona o Non conosco quella zona per niente
Però noi vogliamo mettere enfasi su "quella zona". Vogliamo dire che proprio non conosciamo "quella zona". E per enfatizzare questo, possiamo spostare, o dislocare, il nostro oggetto diretto all'inizio della frase (a sinistra del verbo). Ecco perché si chiama dislocazione a sinistra!
Attenzione però! Dobbiamo usare nella frase un pronome che sostituisca l'oggetto che stiamo enfatizzando! Quindi noi prendiamo "quella zona", capiamo che è un pronome oggetto diretto e lo sostituiamo con "la", un pronome oggetto diretto femminile singolare. Questo pronome si chiama pronome di ripresa, cioè che riprende l'oggetto che abbiamo spostato a sinistra. Quindi la formula è:
Oggetto diretto + soggetto + pronome + verbo
Vediamo altri esempi:
L'italiano, Luca lo parla benissimo! → Luca parla benissimo l'italiano!
La torta, l'ho mangiata tutta! Era buonissima! → Io ho mangiato tutta la torta.
A Roma, ci siamo andati lo scorso weekend → Siamo andati a Roma lo scorso weekend.
Questo favore, non te lo faccio, è troppo! → Non ti faccio questo favore, è troppo!
Quando in Italia siamo alle scuole elementari, i maestri ci TERRORIZZANO con un errore comunissimo: a me mi! A volte gli italiani invece di dire semplicemente "mi" o "a me", dicono "a me mi", che a scuola ci viene insegnato come ASSOLUTAMENTE SBAGLIATO.
In effetti, "a me mi" è una ripetizione, perché "mi" significa "a me". Ma oggi sono qui per dirvi che, in fondo, non è così sbagliato! Ora vi farò alcuni esempi e se ci sono italiani che leggono questo articolo, potranno confermarvi che questi esempi sono molto naturali:
A me, non me ne frega niente! Io devo assolutamente partire domani!
A lui, gli ho già detto le cose come stanno!
Non è vero che a te, non ti vuole bene nessuno!
Questa struttura in italiano la usiamo tutti i giorni, senza nemmeno accorgercene! Ti consiglio di guardare il video su YouTube per vedere alcuni esempi di dislocazioni tratti da italiani che parlano in video su YouTube.
2. Dislocazione a destra
Iniziamo subito con un esempio per capire di cosa stiamo parlando:
Dove l'hai messo, il telefono?
Come potete vedere, qui sta succedendo qualcosa di diverso! L'oggetto, in questo caso "il telefono", è dopo il verbo, però abbiamo un pronome. Quindi qui ci troviamo di fronte al caso della dislocazione a destra! Prendiamo l'oggetto, lo lasciamo a destra dove si trova naturalmente, ma aggiungiamo un pronome di ripresa prima del verbo!
Questa non è una vera e propria dislocazione, infatti alcuni la chiamano anche isolamento, perché isoliamo l'oggetto alla fine della frase e lo anticipiamo con un pronome, sempre per un scopo di enfasi! Vediamo alcuni esempi?
Dove l'hai messo, il telefono? → Dove hai messo il telefono?
Lo chiamo domani, il dottore → Domani chiamo il dottore.
Anche se forse la dislocazione a sinistra è più comune di quella a destra, ci sono alcune costruzioni che usiamo tutti i giorni in italiano con questa struttura. Per esempio:
Lo sai che Gianluca si sposa? → in questo caso "lo" riprende tutta la frase "che Gianluca si sposa".
Non ci capisco niente di fisica → qui la particella "ci" riprende "di fisica".
Ce l'hai un fazzoletto? → qui usiamo il "ci di proprietà" e un pronome di ripresa (lo = l') che riprende "un fazzoletto".
Spero che questo articolo ti abbia aiutato! Se hai alcune domande, puoi contattarmi nella sezione contact del mio sito.
Un abbraccio,
Teacher Stefano
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