Congiuntivo (sia) o indicativo (è)? Scoprilo con questa lezione di italiano interattiva!
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Esercizio
Prova a fare questo esercizio e poi scorri per leggere la spiegazione.
Secondo me, i corsi di Teacher Stefano ____ (essere) molto utili.
Credo che l'esame che abbiamo fatto oggi _____ (essere) difficile.
Spero che tu ____ (potere) venire alla mia festa sabato prossimo.
Anche se non ____ (sentirsi, io, passato) bene, ho partecipato alla riunione.
È giusto che ognuno ____ (avere) le stesse opportunità.
Spiegazione
Ciao a tutti e benvenuti nel nuovo articolo! Oggi parliamo degli usi del congiuntivo. Spesso molti studenti non capiscono quando devono usare il congiuntivo nelle frasi e quando no, quindi in questo articolo lo vedremo partendo dall’esercizio che hai svolto! Iniziamo!
Soluzione dell’esercizio
Iniziamo dalla prima frase.
Secondo me, i corsi di Teacher Stefano sono (essere) molto utili.
Qui non ci sono dubbi! Non usiamo il congiuntivo perchè secondo me non è un verbo e il congiuntivo deve sempre dipendere da un verbo all’indicativo quando vogliamo esprimere un’opinione. Con le espressioni come secondo me, per me, dal mio punto di vista, il congiuntivo non si usa perché, anche se stiamo esprimendo un’opinione, non abbiamo un verbo principale, quindi useremo l’indicativo!
Vediamo, invece, la seconda frase:
Credo che l'esame che abbiamo fatto oggi sia stato (essere) difficile.
Qui, come vedi, abbiamo un verbo principale, cioè credo e poi un altro verbo, cioè essere che andrà al congiuntivo passato, quindi sia stato.
Quindi, per riassumere: quando vogliamo esprimere la nostra opinione su qualcosa possiamo usare il congiuntivo quando abbiamo due verbi, uno che serve a far capire che sto esprimendo un’opinione, come per esempio credo, penso, ritengo, ecc. e uno che serve a esprimere l’opinione vera e propria. Questo secondo verbo, che chiamiamo verbo dipendente, è al congiuntivo! Se non uso un verbo, ma un’espressione come secondo me, per me, ecc, allora la mia opinione sarà all’indicativo.
Andiamo avanti!
Spero che tu possa (potere) venire alla mia festa sabato prossimo.
Qui la regola è la stessa che abbiamo visto prima! Io spero che tu possa: abbiamo due verbi e due soggetti diversi. Il primo verbo esprime speranza, quindi dopo userò il congiuntivo.
In generale, quindi, usiamo il congiuntivo con i verbi di opinione, di speranza, di dubbio, di desiderio, di paura. Quando, invece, abbiamo un’espressione senza verbo come secondo me, usiamo l’indicativo.
Abbiamo visto degli esempi con verbi che esprimono un’opinione e una speranza. Vediamo altri esempi utili:
PAURA: Ho paura che domani piova e tu non riesca ad andare a Sorrento.
DUBBIO: Dubito che Maria arrivi al colloquio in tempo.
DESIDERIO: Vorrei che tu iniziassi a mangiare in modo più sano.
⚠️Attenzione: con il condizionale (vorrei) usiamo il congiuntivo imperfetto!
Andiamo avanti con l’esercizio!
Anche se non mi sono sentito/a / sentivo (sentirsi, io, passato) bene, ho partecipato alla riunione.
Qui, come vedi, usiamo l’indicativo! Questa è una frase concessiva, cioè una frase in cui quello che succede è inaspettato. Infatti, io non mi sento bene, quindi la conseguenza naturale sarebbe che io non partecipo alla riunione. Invece, partecipo comunque, quindi è una conseguenza inattesa. Queste frasi si chiamano concessive e possono essere introdotte in diverso modo, tra cui il più comune anche se.
Ricorda che anche se richiede nella maggior parte dei casi l’indicativo! Ma ci sono altri connettivi conessivi molto comuni come nonostante, benché o sebbene. Infatti, possiamo riscrivere la frase di prima così:
Nonostante non mi sentissi (sentirsi, io, passato) bene, ho partecipato alla riunione.
Il significato è esattamente lo stesso, ma dobbiamo usare il congiuntivo!
Finiamo con l’ultima frase di oggi:
È giusto che ognuno abbia (avere) le stesse opportunità.
Qui dobbiamo usare il congiuntivo perché con tutte le espressioni impersonali formate da essere + un aggettivo, si usa il congiuntivo! Un’espressione impersonale è una frase senza soggetto, sempre alla terza persona singolare. Infatti, se dico è giusto, non c’è davvero una persona, ma è un’affermazione generale. Altri esempi possono essere:
È facile/difficile che
È possibile/impossibile che
È probabile/improbabile che
È meglio/peggio che
È inutile che
Benissimo! Spero che la lezione di oggi ti sia piaciuta. Se hai qualche domanda, mandami un messaggio nella sezione contatti del sito e ci sentiamo presto.
Un abbraccio,
Teacher Stefano
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